Cagliari, la rabbia dei lavoratori Forestas: “Senza risorse e con un contratto vergognoso”

Stipendi fermi e in molti casi “insufficienti”, mezzi a disposizione non sempre all’altezza e campagne e montagne sarde difficili da tenere sotto controllo: “1300 lavoratori senza nessuna garanzia, per la Regione siamo figli di un Dio minore”


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di Paolo Rapeanu

Hanno scelto di donare il sangue all’Avis, “una protesta pacifica per cercare di sbloccare una situazione ferma da due anni”, spiegano. Protesta sotto il Consiglio regionale, i motivi? Contratti non uguali a quelli degli altri dipendenti regionali, in alcuni casi anche “a tempo”, risorse insufficienti e, per lavoratori quali vedette e addetti agli incendi ancora nessuna qualifica. E scatta il maxi sciopero, proprio per Ferragosto: “Il 16 e 17 agosto sciopereremo per far capire quanto è importante il nostro lavoro”.

“È una battaglia che portiamo avanti per l’applicazione del contratto regionale, è ancora una chimera. Chi va a spegnere incendi o fa la vedetta non ha ancora ricevuto la qualifica, in alcuni casi anche da più di dieci anni”, spiega Alberto Atzori del sindacato Sadirs, “una situazione che non esiste in nessun posto in Italia. Ci sono 1300 lavoratori da stabilizzare, per la Regione siamo figli di un Dio minore”. Cagliari Online ha raccolto alcune testimonianze dei lavoratori Forestas, le loro interviste si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito preprod.castedduonline.localmente.it


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