Cagliari, la “guerra” dei dentisti: mare di offerte ma molti rinunciano alle cure

I cagliaritani risparmiano anche su una cura fondamentale, quella della bocca: sul web fioccano promozioni e prezzi “stracciati” ma comunque alti. E c’è chi chiede, quasi supplicando, uno sconto. E voi, lettori di Cagliari Online, cosa ne pensate? Raccontateci le vostre storie


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Non è più il trapano a far paura, ma il conto. Tanti cagliaritani, complice la crisi, rinunciano alle cure dei denti: prezzi troppo alti, la scelta è quella di tenersi un molare infiammato o un dente del giudizio cariato. Una situazione che va avanti da anni un po’ in tutta Italia, e la musica non cambia nel capoluogo sardo. Nonostante i listini dei prezzi siano bloccati da almeno dieci anni. E dal web arriva la nuova ondata di “dentisti young”: neolaureati ma anche professionisti che non hanno una clientela fissa e che riescono a proporre prezzi leggermente più bassi. Una realtà vista come fumo negli occhi – e non potrebbe essere altrimenti – dai dentisti “tradizionali” con pazienti “storici”.
Pochi clic su internet per scoprire che una pulizia dei denti può costare meno di trenta euro, con la possibilità di ottenerla a costo zero se si porta un amico. Tutti giovani professionisti, dentisti assolutamente abilitati, che scelgono di fare squadra. Per operazioni più complesse il portafoglio, comunque, si alleggerisce: non meno di settecento euro per una protesi mobile, per arrivare a un solo “impianto” – cioè l’inserimento di un nuovo dente – che supera quota mille euro. C’è poi chi propone sconti per una pulizia completa dei denti, e chi annuncia che la prima visita è totalmente gratuita.
Ma loro, i dentisti che lavorano da decenni e che si sono costruiti un “portafoglio” di pazienti-clienti abitudinari, cosa ne pensano? Massimo Panfili Petrilli, da oltre 30 anni, ha uno studio dentistico a Cagliari: “Le nuove realtà sono impersonali, hanno una loro politica di gestione dovuta a finanziamenti a tappeto e sull’impersonalità dei professionisti. Uno di rivolge al centro e non a un dottore specifico. È negativo per quanto riguarda la continuità professionale, positivo perché riescono ad abbassare i prezzi finali”. E dottor Petrilli conferma in pieno le difficoltà di molte persone: “Si arriva alla prestazione più che stabilita, come tariffario, contrattata, per venire anche incontro alle esigenze dei pazienti”.