Cagliari, la disperazione dei lavoratori Aias: “La Regione ci condanna a morte”

Infermieri, medici e Oss: sono in 1300 i lavoratori che, dal 31 dicembre, dovranno andare a casa. Maxi protesta sotto la sede dell’Ats: “Grazie Pigliaru, stai condannando migliaia di malati sardi all’abbandono. Moirano sta dicendo bugie”. GUARDATE le FOTO


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di Paolo Rapeanu

La lettera della Regione è realtà da un giorno: stop alla convezione tra Ats e Aias, entro il 31 dicembre in 1300 andranno a casa. “Risoluzione del contratto in essere”, cinque parole fin troppo chiare, messe nero su bianco da Fulvio Moirano. E loro, i lavoratori dell’Aias, hanno deciso di protestare sotto la sede dell’Ats Sardegna in via Piero Della Francesca. Trombette, fischietti e tanta, tanta rabbia per un lavoro che, in moltissimi casi, scompare dopo anni.

“Chiediamo la modifica immediata del documento, si deve dare la possibilità di far percepire gli stipendi ancora bloccati con le quote derivanti dagli interessi e dal decreto ingiuntivo”, dice Simone Erriu, impiegato dell’Aias. Al suo fianco Carlo Piras, sindacalista Css: “Pigliaru sta condannando migliaia di malati sardi all’abbandono e i lavoratori a un futuro fatto di crisi, condannando a morte. Moirano ha detto cose false, dovrebbe dimettersi all’istante”.


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