Cagliari, la denuncia: “A mia madre Angela, invalida 86enne, non le ritirano lo scaldabagno rotto”

Angela Vitale abita al quinto piano di un condominio di via Asquer. La figlia, Cecilia Putzu, ha chiamato il servizio comunale per il ritiro dei rifiuti ingombranti: “Siamo costrette a portarlo fuori dal palazzo, a spalla, perché in casa vivo anche io, ma è ingiusto. Per chi ha più di 65 anni il ritiro deve avvenire al piano. Per che cosa paghiamo oltre 400 euro di Tari l’anno?”


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Rifiuti a Cagliari, i disagi sembrano non arrivare solo con il porta a porta (tanti i cagliaritani che denunciano problemi legati al dove mettere i mastelli e ai costi extra per le ditte private che li movimentano). Arriva da Mulinu Becciu il racconto di Cecilia Putzu .ha 56 anni e vive in casa con la madre Angela Vitale, “un’ottantaseienne con una disabilità riconosciuta e certificata dal settanta per cento. Ho chiamato il servizio comunale per il ritiro di rifiuti ingombranti, dobbiamo disfarci di uno scaldabagno. Ho spiegato che mia madre ha ben più di sessantacinque anni, e che quindi il ritiro deve avvenire al piano, ma invece mi è stato detto il contrario, dovremo caricarcelo noi e portarlo fuori dal palazzo”.
“È assurdo, io non sono quasi mai in casa e, inoltre, ho da poco fatto una visita medica che certifica che sono a rischio di frattura lombare. Paghiamo una Tari di 418 euro, più sessanta euro a una ditta che porta via i bidoni condominiali della differenziata, più trenta euro di sacchetti. Trovo ingiusto che, nonostante in casa di sia un’ultrasessantacinquenne, non ritirino al piano lo scaldabagno”.


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