Cagliari, la cripta di Sant’Efisio chiusa il 1^ maggio: “E’ una follia”

La Chiesa di Sant’Efisio verrà aperta, come di consueto, in occasione della sagra del 1 maggio e però – fatto assai curioso – a rimanere chiusa durante la solenne festa sarà la cripta sotterranea, il Luigi di priogionia del Santo poi condotto Nora e martirizzato. Uno dei siti più preziosi della storia ultrasecolare del Martire Efisio, rimarrà quindi chiuso.  Per Marcello Polastri, scrittore e appassionato di storia “Tenerla chiusa è una follia, perchè?”


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La Chiesa di Sant’Efisio verrà aperta, come di consueto, in occasione della sagra del 1 maggio e però – fatto assai curioso – a rimanere chiusa durante la solenne festa sarà la cripta sotterranea, il Luigi di priogionia del Santo poi condotto Nora e martirizzato.
Uno dei siti più preziosi della storia ultrasecolare del Martire Efisio, rimarrà quindi chiuso.
LA CAUSA? “Nessuno la conosce ufficialmente. Nel portone della Cripta sotterranea non c’è neppure l’ombra di un cartello esplicativo, ad esempio” afferma Marcello Polastri, scrittore amante della storia di Cagliari, “anche se – prosegue – si tratterebbe di una banalità disarmante: l’assenza di un corrimano nella scala d’accesso all’ipogeo, si vocifera, quindi un accesso negato ai più all’insegna della sicurezza?”.
Che il Santo martire Efisio possa fare un miracolo? Chissà.  Tuttavia, proprio in questi giorni nei quali la chiesa stampacina si è arricchita di tante novità, tra  statue restaurate (già esposta sull’altar maggiore anche la statua di Sant’Efisio “sbagliato”), e pitture fresche di pennello, sul pavimento della chiesa è visibile un pozzo protetto da una spessa lastra di vetro. Una bella novità in chiave culturale per la quale la Confraternita si è impegnata tantissimo.
“Si tratta dello sfiatatoio della sottostante cripta dal quale si intravede, appunto dall’alto, un soppalco metallico: segno che i lavori effettivamente non sono stati mica ultimati” conclude Polastri. “Tanto, per visitar la Cripta, il 1 maggio, non ci saranno turisti ne fedeli… o forse si?”.
Da un lato, se la chiesa è già stata riaperta al pubblico e appare più bella che mai, per la chiesa delle origini, quindi per il sottostante ipogeo, con la loro straordinaria storia, niente da fare.
“I LAVORI si protrarranno probabilmente a lungo, nella caverna dove fu rinchiuso Sant’Efisio nei secoli passati, per la gioia dei fedeli che quest’anno non potranno accedere nel carcere di Sant’Efisio: è come prigioniero della burocrazia, della volontà, o di un nulla osta della Soprintendenza? Chissà, ma nel dubbio – che lascia di stucco quanti vorrebbero rendere omaggio al Santo
– visitando anche il luogo della sua prigionia, in tanti vorrebbero saperne di più. Vorrebbero insomma capire” conclude  Marcello Polastri.