Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Il Corso Vittorio Emanuele, centro storico per antonomasia, ovvero simbolo della Città, è diventato ormai, uno pseudo ritrovo per passeggiate serali e scorribande notturne di sfaccendati in cerca di emozioni forti. I tavolini per strade e piazze ovunque per scelta precisa dell’ attuale amministrazione comunale è una falsa risposta al lavoro e all’occupazione, è l’antica politica del ” panem et circenses ” per cercare di tacitare il malessere profondo dei cittadini.
Ma, siamo seri !!! Sì, siamo seri e pensiamo veramente agli interessi fondamentali e concreti dei cittadini, di tutte le categorie sociali , dal mondo delle imprese a quello del lavoro e dell’occupazione, ai bisogni delle famiglie e degli operatori commerciali,ovvero gli interessi che derivano dal vivere civile. Dovrebbero essere questi gli obiettivi prioritari e concreti della politica comunale, di maggioranza e di opposizione, quelli di saggi amministratori comunali, che guardano, invece, altrove.
Il Centro storico di Cagliari, il Corso Vittorio Emanuele, ha perso così via via il proprio ruolo di “cerniera” e di raccordo tra i vari quartieri della Città, di volano delle attività commerciali più vicine alle famiglie ,che sempre ha caratterizzato in un passato più florido la quotidianità della vita cittadina, quella dei residenti e quella di un solido tessuto commerciale, che andava dalla boutique al piccolo artigiano, al negozio sotto casa, dove potevi familiarizzare e trovare anche quelle comprensioni e quei gesti di solidarietà umana di cui tutti abbiamo talvolta bisogno per andare avanti.
Tra hobbisti, tavolini a gogò, sfilate di cani con i loro bisogni fisiologici, improvvisati giocatori di pallone, ciclisti che scorrazzano da una parte all’altra, manifestazioni di dubbio interesse e …. chi più ne ha …più ne metta … il Corso Vittorio Emanuele sta andando letteralmente a ramengo, come si suol dire. A meno che non si cambi rotta. O dobbiamo aspettare le nuove elezioni comunali ?