Cagliari, gli invisibili della notte: barboni nella Cagliari turistica

Degrado e abbandono, dormono a due passi dal porto, in via XX settembre e in altre zone: nessuno li aiuta, tranne i volontari che ci raccontano un percorso a ostacoli


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Nelle cartoline della città, la Cagliari Turistica, dove non è difficile imbattersi in situazioni di degrado, come del resto in altrettante metropoli: turisti, visitatori e soprattutto i cagliaritani, devono assistere a vicende drammatiche. In strutture di Enti Pubblici e non solo, dimorano proprio loro, i cosiddetti “ultimi”. C’è chi li chiama clochard, chi barboni, chi senzatetto: tanti appellativi per descrivere una categoria di persone che vive per strada, che non ha una casa, una dimora stabile ed ogni giorno è costretto a vivere in solitudine, povertà, desolazione.

 

EX CORTE DEI CONTI. Accade ancora una volta proprio nella sede territoriale dell’Ex Corte dei Conti, un androne fatiscente che è adiacente agli ingressi uffici dell’attuale Ragioneria dello Stato, in via XX Settembre, a Cagliari. Durante il giorno, chiedono l’elemosina alla gente in giro per le vie cittadine, che talvolta è di buon cuore ed altre volte no, di notte il loro letto (se così si può definire) è un cumulo di coperte sporche, con un tetto che non ha le sembianze di una parete domestica ma il grigiore di un “palazzone”. Ore 23.30 di ieri notte (lunedì, per chi legge, n.d.r.), accedere all’interno dei cortili interni, totalmente al buio, è abbastanza semplice: dalla cancellata esterna, (che non è chiusa a chiave), i clochard trovano riparo ed utilizzano anche un vano scala per i bisogni fisiologici. Una puzza insopportabile infatti che proviene da un sottoscala, lo testimonia fedelmente.

 

DEGRADO ED ABBANDONO. Tra la sede della Ragioneria dello Stato (Ministero delle Finanze e dell’Economia) e i locali vuoti dell’Ex Cariplo, (tra viale Bonaria, via Sonnino e per l’appunto, via XX Settembre), esiste una vicenda che si trascina da anni. Nonostante i continui provvedimenti per ripulire e sgomberare i clochard dagli androni esterni delle sedi sopracitate, tutto appare inutile: dopo pochi giorni, in assenza anche di una vigilanza notturna, la situazione si ripresenta:«Purtroppo sono storie tristi come tante a Cagliari – sottolineano Cristina Atene (Doris) e Giancarlo Murgia (Joe), rispettivamente vice-presidente e Responsabile Operativo e Presidente degli “Angeli di Sardegna” – durante i consueti giri noi e gli altri volontari facciamo quel che possiamo: diamo loro viveri, coperte ma soprattutto – ammettono – cerchiamo di indirizzarli e convincerli a ricevere supporto ed aiuto concreto alla Caritas sebbene – concludono i due referenti degli “Angeli di Sardegna” – molti di loro non accettano proprio per il rifiuto netto di seguire regole di convivenze collettiva dei centri di solidarietà». Servizio curato dal giornalista/fotografo, Alessandro Congia preprod.castedduonline.localmente.it


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