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La tesi dell’accusa è questa: aggiravano le leggi sull’immigrazione offrendo ai migranti, in cambio di mille euro, documenti falsi grazie ai quali gli extracomunitari “dimostravano” di avere lavoro e casa e potevano avere così rimanere nell’isola.
Sono 25 gli indagati (con diverse accuse, alcuni con un ruolo decisivo altri con un ruolo marginale all’interno dell’organizzazione) dell’inchiesta dei pubblici ministeri Danilo Tronci e Enrico Lussu. Tra i capi d’accusa ipotizzati l’associazione a delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La notizia sui quotidiani regionali oggi in edicola.
Ecco i nomi degli indagati: i cagliaritani Stefania Addari, Alessandro Becini, Emanuela Becini, Giovanni Cantarelli, Cristian Desogus, Davide Desogus, Giancarlo Giacomini, Sabrina Giacomini, Roberto Metta, Francesco Secci, Tarlok Choman e Raj Kumar (indiani), Simonetta Farci e Piergiorgio Pibia di Decimomannu, Shahlmur Gazi e Hassain Kabir (Bangladesh), Alessandro Gugliandolo, Graziella Ritano, Giampiero Sensibile e Maria Grazia Lella di Quartu Sant’Elena, Kane Ndama Loum (Senegal), Gianfranco Marongiu (Capoterra), Simona Muscatello (Torino), Efisio Serra di Serramanna e Roberto Simoni di Iglesias.