di Paolo Rapeanu
Nel “nuovo” Corso Vittorio pedonale i commercianti provano a fare squadra con il primo Centro commerciale naturale “post automobili”. Tutti a piedi sino all’arco di Palabanda, e adesso chi prova a organizzare spettacoli ed eventi sono i ristoratori, con l’aiuto dei pochi ma preziosi negozianti “storici” rimasti. Il presidente Antonio Ghiani, da decenni a capo di un ristorante del Corso, è sicuro: “Se ne sentiva la necessità, siamo cinquanta attività che vogliono cercare di ottenere contributi dalla Regione per poter creare animazione, sia per i ristoratori che sono fondamentali per la passeggiata del Corso, sia per le altre poche attività commerciali che ci sono”.
E per chi non digerisce ancora l’addio alle auto nel Corso? “Prima era tutto un disastro e caos, oggi la via è bella e accogliente. Diamo tempo al tempo”. Siamo a dicembre, intanto, il periodo natalizio – con le casette nel primissimo tratto, in piazza Yenne e nella vicina piazza del Carmine già aperte -: “Se ci arriveranno i soldi della Regione imbastiremo attrazioni che svolgeremo dalle 10 sino alle 13:30 e poi anche di sera. Servono comunque più parcheggi nelle vicinanze, oltre a farci conoscere di più. I turisti, purtroppo, si fermano ancora in piazza Yenne”.