Nuovo capitolo sul caso del cadavere carbonizzato ritrovato, due settimane fa, in un canneto di Selargius. Alcuni familiari di Luca Congera
avrebbero riconosciuto, confermandolo alla polizia, un braccialetto e alcuni frammenti di tuta, di colore blu, che avrebbe indossato proprio il loro caro il giorno della scomparsa. Ma rimangono ancora i dubbi, che solo i risultati dell’esame del Dna potranno sciogliere. A dirlo è l’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della madre e di due sorelle di Congera: “Non voglio assolutamente basarmi su dei particolari che comunque sono contestabili. C’è troppa gente, cittadini comuni quartesi, che si stanno improvvisando investigatori”, dice Piscitelli, “qui stiamo parlando di un caso di scomparsa e di un probabile omicidio, serve la massima cautela”.
“Ho parlato con le mie assistite, sto per depositare la richiesta di riapertura delle indagini per omicidio”, annuncia Piscitelli, “ci troviamo vicini alla scadenza dei termini, chiederò l’opposizione alla richiesta di archiviazione del caso”.