Boxisti del mercato infuriati: “Zedda, vieni a vedere come siamo costretti a lavorare”

Condizionatori ko, ascensori e scale mobili fuori servizio, tombini sigillati. I lavoratori del mercato civico di San Benedetto sul piede di guerra: “Così non si può più lavorare, i clienti sono in calo e ci stanno abbandonando. Perché il Comune ci tratta come lavoratori di serie B?”. GUARDATE le FOTO


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

di Paolo Rapeanu

Alla fine, sui 211 previsti – tutti i boxisti di San Benedetto, tra piano sotterraneo e primo piano – hanno scelto di protestare in cinquanta circa. Per circa mezz’ora si sono ritrovati al piano sotterraneo – dove si vende il pesce – ed hanno fatto il punto della situazione. Che, a detta loro, ha già superato da molto il limite di tolleranza: “I condizionatori sono ko o non vengono proprio accesi, e con la caldissima estate in corso i clienti scappano e molta merce finisce nella spazzatura. Non parliamo delle scale mobili e degli ascensori, fermi da tanti anni”, afferma Massimo Ruggiu, presidente del comitato civico del mercato di San Benedetto. E nel mirino finisce l’amministrazione comunale, “da anni solo promesse, per i fatti dobbiamo forse attendere l’età della pensione?”.

“Il sindaco Zedda perché non viene a vedere in quali condizioni siamo costretti a lavorare? Chiediamo solo di essere tutelati in qualità di lavoratori che pagano regolarmente tutto quello che c’è da pagare. Siamo un mercato con una storia lunga sessant’anni, vogliamo continuare a essere uno di quei tanti fiori all’occhiello di Cagliari”.


In questo articolo: