Blitz dei Nas a Cagliari: sigilli a un ristorante cinese, sanzionato un commerciante bengalese

Blitz dei Nas alla Marina e in via del Fangario: denunciata una donna cinese e segnalato un commerciante bengalese


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Nella giornata dell’11 ottobre 2018, a Cagliari, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, coadiuvati da quelli della locale Compagnia, nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale nel quartiere della Marina, hanno segnalato alle competenti Autorità Amministrativa e Sanitaria SIKDER Ohidul, cittadino del Bangladesh, 35enne, commerciante, ritenuto responsabile di attivazione di deposito di alimenti senza le previste autorizzazioni e mancata attuazione delle procedure di autocontrollo.

I militari hanno individuato un locale affittato dall’extracomunitario in via Napoli, accertando che lo stesso era stato adibito a deposito di alimenti e bevande senza averne dato preventiva notifica all’Autorità competente.

Il deposito di circa 40 mq, tutto il materiale e le attrezzature in esso contenuto, per un valore approssimativo di € 110.000,00, così come gli alimenti e le bevande presenti, per un valore commerciale complessivamente quantificato in circa € 45.000,00, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, mentre le violazioni amministrative da contestare ammontano complessivamente a € 5.000.

Nell’ambito, invece, di ispezioni igienico sanitarie nel settore della ristorazione etnica, lo scorso fine settimana, i Carabinieri del NAS hanno denunciato all’Autorità Amministrativa e Sanitaria una donna 31enne di nazionalità cinese, titolare di un ristorante/market cinese in via del Fangario, poiché ritenuta responsabile di aver omesso di mantenere i requisiti minimi igienico strutturali del proprio esercizio, di aver omesso di tenere puliti e in buone condizioni i locali e le attrezzature del laboratorio di produzione e deposito alimenti e per aver omesso di applicare procedure di autocontrollo secondo il sistema HACCP.

I carabinieri operanti hanno riscontrato, nei locali deposito delle materie prime e della cucina, nonché in tutte le attrezzature ivi presenti, gravi carenze igienico strutturali dovute a presenza di sporcizia, notevole sporco pregresso, ragnatele, ruggine, pareti scrostate, alimenti poggiati sul pavimento e presenza di materiali non pertinenti all’attività.

Per quanto rilevato, al termine dell’ispezione, è stata emessa diffida a proseguire l’attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, con conseguente immediata chiusura dell’esercizio stesso, fino alla completa rimozione delle carenze riscontrate e al ripristino delle condizioni ottimali. Violazioni amministrative accertate per un valore complessivo di € 3.000.


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