Assenze in Parlamento, bufera su Andrea Mura: le “vele” della politica scatenano il caos

Il noto velista eletto a Cagliari col M5S ha dichiarato a La Nuova Sardegna di andare alla Camera “una volta alla settimana. Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”. La frase scatena reazioni sui social


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

È polemica sulle dichiarazioni del deputato M5Stelle Andrea Mura. Il famoso velista, eletto a Cagliari il 4 marzo, intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna su una polemica sollevata da Cappellacci, deputato Fi che lo accusava di una percentuale di assenze del 96 %, ha precisato di andare alla Camera “una volta alla settimana, per la commissione Trasporti. Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”.

La frase ha scatenato un terremoto sui social. tante anche le reazioni politiche.

“È evidente che Andrea Mura, il Deputato di 5 stelle che preferisce stare in banca a fare il testimonial degli oceani, non conosca minimamente cosa c’è dietro un movimento politico ossia il sacrificio di tante persone che per puro ideale spendono i propri soldi per volantini, sedi, iniziative e noi Deputato siamo dei privilegiati che dovrebbero dare l’esempio” è il commento di Salvatore Deidda, deputato di FDI

“Anche a me farebbe piacere fare i testimonial dei boschi della Barbagia e dire che faccio il testimonial contro la deforestazione ma il mio impegno è alzarmi la mattina alle 5.30, fare la rassegna stampa, studiare, girare la Sardegna e l’Italia a conoscere i problemi, incontrare la gente (ho visitato 5 Regioni per incontrare gli emigrati sardi), andare nel più piccolo comune e presentare progetti di legge, risoluzioni, discutere in Parlamento e ottenere soluzioni. Se non si rende conto della fortuna che ha avuto e se guadagnava meglio lasci spazio a chi crede nell’impegno politico come missione” conclude Deidda ” la sua intervista offende prima di tutto i suoi sostenitori e i militanti di 5 stelle”.

Durissimo anche Cappellacci. “Andrea Mura è il testimonial della casta a 5 stelle. Si dimetta e vada a fare la spalla agli spettacoli di Beppe Grillo”. Con un video della sua pagina di Facebook Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia, replica alle dichiarazioni con cui il deputato penta-stellato Andrea Mura giustifica le proprie assenze a Montecitorio. “Mentre i comuni cittadini per ricevere uno stipendio devono andare a lavoro per Mura la logica per cui lo Stato ti paga e tu devi andare in Parlamento sarebbe un discorso moralista. Il “Marchese del Grillo” Mura dice che lui ha altro da fare e sta comodamente sulla sua barca. E aggiunge che lui non voleva fare il parlamentare ma il suo ruolo sarebbe quello di testimonial per salvare gli oceani. I famosi oceani – ironizza Cappellacci- sardi e italiani? Delle due è l’una: o Mura non capisce quello che dice, e allora avrebbe bisogno di un trattamento sanitario obbligatorio, oppure sa bene quello che fa ed allora farebbe meglio a dimettersi e dedicarsi allo spettacolo. Se pensa di prendere in giro i sardi con queste supercazzole, è proprio uno stolto”.

Il navigatore. “Sulla questione Andrea Mura oggi si è già scritto tanto. Evito, come fatto in passato, di esprimermi su ciò che in modo, quantomai evidente, si commenta da solo”, scrive Gaetano Mura, navigatore, “non posso però non intervenire su un argomento che mi sta molto a cuore:  l’inquinamento provocato  dalla  plastica nei mari e negli oceani 

Il problema plastica è così grave  che avrebbe  urgente necessità di attenzione da parte della classe politica mondiale. Al contrario assistiamo ad una vera e propria moda: tutti a parlare di plastica ma in termini generici e troppi interessati a sfruttare la ghiotta occasione mediatica.

Gli Oceani non si salvano blaterando e nemmeno inventando sistemi che costano milioni e milioni di euro per interventi spot, episodici, non risolutivi. Gli oceani si possono salvare, ammesso che ci sia ancora in tempo, consumando meno ed evitando di inquinarli.

Ma   questo si fa cambiando e stimolando a cambiare i comportamenti negativi per l’ambiente. E poi servono delle buone leggi. In questo ultimo caso si approfitta del fatto di essere stati  onorati del mandato parlamentare e si contribuisce ad approvare le norme”

Dovremmo impegnarci”, aggiunge, “per  avere una politica  che promuova la sensibilizzazione, l’educazione ambientale nelle scuole, l’etica e l’amore per il nostro pianeta, oltre che  preoccuparsi di una scatola di plastica che contiene 4 foglie di basilico  3 volte più  del suo peso o di  un etto di prosciutto confezionato come filigrana  in 5 strati di plastica .

Mi spiace, tra l’ altro”, conclude, “che questo episodio possa sporcare il mondo della vela e dello sport fatto di tante persone serie e valide”. 

Il politico e lo sportivo  non dovrebbero mai dimenticarsi  del  potere comunicativo e della visibilità nelle loro mani. Devono stare ben attenti a non far passare l’idea  che non si possa onorare e snobbare l’ impegno preso con i cittadini.

.