Capoterra inaugura il Parco Urbano: “Un gioiello di cui tutti hanno bisogno”

Quattro giorni di musica e danza


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Oggi alle 19.30 a Capoterra il sindaco Francesco Dessì taglierà il nastro del Parco urbano e il parroco don Sandro Zucca darà la benedizione affinché la nuova struttura con un teatro all’aperto con mille posti a sedere possa davvero diventare un centro culturale e ricreativo non solo per Capoterra ma per l’hinterland.

Alle 21,30 prendono il via i festeggiamenti di “Libera iniziativa”, con “Miss estate e mister bay gli originali”, con musica e con l’esibizione di Elena Solla, la ballerina di danza del ventre. La serata sarà presenta da Arianna Accorte. Le manifestazioni andranno avanti sino a domenica.
Quattro giorni di festa, tanto per dare inizio alla gestione dell’associazione “Capoterra 2000” presieduta da Mariano Marras che ha vinto il bando e se ne occuperà per 10 anni. La base d’asta era di 20 mila euro con il rialzo di gara pagherà 2 mila e 400 euro l’anno più altrettanto di assicurazione. Senza conteggiare la fideiussione. Unica offerta arrivata negli uffici comunali.

 “Abbiamo realizzato un gioiello di cui il paese ha bisogno. L’obiettivo è anche la valorizzazione del rione di Corte Piscedda”, dice con entusiasmo Dessì.

Domani ci sarà l’inaugurazione. Un battesimo senza nome. Tante le proposte e la Giunta comunale sta valutando e discutendo in maggioranza per dedicarlo al “Parco della Memoria” oppure ad uno che si sia distinto e accontenti tutti.
“A me piacerebbe intitolarlo a Giovanni Paolo II – fa sapere Marras – ma deciderà il Sindaco”.

Opera realizzata con oltre 1 milione e mezzo di euro, finanziamenti della legge 37 sull’Occupazione. “Questo dice chiaramente che qualche posto di lavoro dovrà pur esser creato magari dando spazio alle nuove professionalità nel campo della ristorazione e di animazione”, chiarisce il Presidente della Commissione Lavori pubblici, Efisio Demuru del Pd.
Ci sarà un teatro all’aperto da utilizzare per manifestazioni, spettacoli e attività culturali. “Diventerà il centro per le presentazione delle innovazioni e un luogo di aggregazione per tutti i cittadini – aggiunge l’Assessore Armando Farigu – è un valore aggiunto per il nostro territorio. Dove teatro all’aperto e parco diventano armonia ambientale”.
Il Parco è un gioiello da mostrare, assieme al percorso turistico-religioso e al Centro Meccano in località Sant’Angelo, è la scommessa a cui prima la Giunta Marongiu ed ora quella Dessì ne va fiera e ha puntato parecchio.

“Importante è partire con il piede giusto e fare in modo che questa ampia struttura sia fruibile per tutto l’hinterland – precisa il Presidente Marras – fondamentale per lo sviluppo turistico ed economico. Cercheremo di farlo vivere, con varie manifestazioni 12 mesi l’anno, ma soprattutto d’estate. Sarà una importante struttura per la comunità. Per tenerlo, in ordine e per la vigilanza, sarà necessario assumere almeno quattro persone oltre a quelle per varie iniziative ed eventi”.

La grande struttura avveniristica in stile moderno, progettata dall’iraniano Shahszad Ma Shayekhi, sorge a Corte Piscedda, proprio di fronte al cimitero. Un luogo di tranquillità con l’obiettivo di valorizzare la periferia. Per tirar su la struttura è stato prima necessario attenuare il rischio idrogeologico intervento portato avanti, negli anni scorsi, dal Consorzio di Bonifica. Infatti, il Parco è attraversato da un canale, dove scorre l’acqua che arriva da Bakutinghinu è stato realizzato per contenere anche le portate eccezionali, come quelle del 1999 e del 2008. Il ponte ha lo scopo di rendere caratteristico il percorso e far dimenticare che sotto scorre acqua.

Adesso, non resta che pensare ad un teatro coperto. Un centro di aggregazione è quello che manca a Capoterra.