Walter Cabasino: “La Medau presidente? Con otto sindaci contro?”

La lettera aperta dell’ex sindaco di Pula: “Il vero leader non viene riconosciuto per diritto dinastico o per investitura politica o grazia divina, ma deve essere riconosciuto dagli altri. Ben otto sindaci hanno votato contro la presidenza del Parco di Carla Medau. Inutile che lei scaldi i muscoli”


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di Walter Cabasino, ex sindaco di Pula

Le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Pula all’Unione Sarda di sabato e sui Social, prontamente smentite dall’ex Sindaco di Pula.

I riferimento alle elezioni del Presidente del Parco del Gutturu Mannu, volutamente ho voluto tenere un atteggiamento di basso profilo, riservandomi di fare le mie valutazioni politiche una volta terminato il percorso amministrativo. In seguito alle dichiarazione rilasciate alla stampa dal nostro Sindaco, purtroppo, mio malgrado, devo venir meno ai miei propositi e fare alcune smentite e precisazioni che hanno come unico obiettivo solo quello di riportare la verità su un argomento che sta rischiando di penalizzare il nostro territorio e la nostra comunità. Una penalizzazione, su cui la Presidenza del Parco, rischia di diventare solo un aspetto del tutto marginale, rispetto al delinearsi di una contrapposizione sempre più marcata di numerosi Sindaci del territorio. Una situazione, sicuramente destinata a lasciare strascichi anche per il futuro e, di cui, pagherà il conto solo il territorio e la comunità di Pula.

In 17 anni di vita amministrativa al servizio del Comune di Pula, dieci dei quali prestati in veste di Sindaco, essendomi interessato direttamente e in prima persona dell’istituendo “Parco del Gutturu Mannu” (dal momento che Pula è il Comune che destina al Parco la cospicua quantità di territorio rispetto agli altri Comuni interessati), per la dovuta correttezza nei confronti dei tanti Sindaci con cui, negli anni, ho sempre avuto costruttivi rapporti di collaborazione, mi sento di dover smentire quanto dichiarato dal Sindaco Medau in merito ai presunti accordi, che sarebbero stati intrapresi nei tempi in cui ero alla guida del Comune di Pula, perché la carica di Presidente del Parco fosse attribuita esclusivamente al Sindaco di Pula. Posso assicurare nella maniera più categorica che, durante il mio mandato, nelle innumerevoli occasioni in cui si è discusso di “Parco del Gutturu Mannu”, non c’è mai stato nessun impegno e nessun accordo in tal senso. Nelle altrettanti innumerevoli riunioni intercorse, i Sindaci che rappresentavano i rispettivi territori che aderivano all’istituendo Parco, nessuno escluso, hanno sostenuto le loro istanze e parlato esclusivamente in termini di ricadute economiche per le comunità da loro amministrate, mai rivendicando cariche aggiuntive e/o spartizioni di poltrone.

Oggi, con rammarico, prendo atto che nell’articolo si parla di “equilibri politici cambiati”. Anche su questo tengo a rimarcare che in tanti anni gli equilibri politici nei Comuni e nella stessa Regione Sardegna sono cambiati spesso, il ché non significa che sull’argomento “Parco” qualcuno abbia preteso qualcosa in virtù delle proprie appartenenze politiche. Nei numerosi anni in cui si sono succeduti Sindaci di diversi schieramenti politici, a tutti è stata data la possibilità di fare proposte o esprimere liberamente il proprio parere, purché finalizzato non al proprio prestigio o ambizione personale ma all’esclusivo interesse del bene comune.

Un’altra imprecisione che denota la scarsa conoscenza del copioso excursus “storico” sul Parco è quanto dichiarato sulle “porte del Parco” dal Sindaco Medau. In tutte le riunioni cui ho partecipato si è sempre ribadito che ogni Comune aderente al Parco doveva avere una porta d’accesso nel proprio territorio. D’altro canto non avrebbe avuto alcun senso l’adesione dei Comuni di Teulada o Domus de Maria, secondo la logica delle imprecise dichiarazioni del Sindaco Medau.

Concludendo, per non essere frainteso, ho sempre pensato e auspicato che Pula potesse ambire alla presidenza del Parco, e lo penso tutt’ora. Ma allo stesso tempo sono convinto che i ruoli a cui un Sindaco, seppure legittimamente, ambisce, gli devono essere riconosciuti dagli altri Sindaci, e non derivargli dagli ettari conferiti dal proprio Comune, condizione che, in un contesto globale, potrà diventare un elemento importante ma non certo definitivo e determinante.

Per chi ha un minimo di esperienza politica, quando si ha a che fare con pari grado degli altri Comuni che fanno parte di un qualsiasi partenariato, il fatto di essere riconosciuti “leader”non avviene per diritto dinastico, per investitura politica o per grazia divina. Il “leader”, in qualsiasi consesso e, quindi a maggior ragione in quello politico, emerge se opera secondo i principi del rispetto reciproco, della correttezza, della trasparenza e del buon senso e , soprattutto, se ha la capacità di farsi apprezzare per le sue qualità di unire, di sintetizzare le posizioni dei partner, di mediare, e non perché mostra i muscoli. Anche pestando i piedi, sgomitando o alzando oltre misura i toni di voce, francamente non mi sembra un buon auspicio, per gli interessi della nostra comunità, che il Sindaco di Pula ambisca o anche arrivi ad avere la presidenza del “Parco del Gutturu Mannu” avendo contro 8 Sindaci su 10, che rappresentano non se stessi ma i territori e le comunità interessate.

Walter Cabasino. Già Sindaco di Pula 2004-2014