Carla Medau rivince a Pula: i cittadini travolgono i giochi di partito

Carla Medau, il grande ritorno. Di nuovo sindaca di Pula due mesi dopo lo sgambetto dei “traditori”: premiata, invece, dai suoi cittadini che la rieleggono a dispetto  dei giochi politici. Il VIDEO della festa nella notte


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di Jacopo Norfo

Carla Medau, il grande ritorno. Di nuovo sindaca di Pula due mesi dopo lo sgambetto dei “traditori”: premiata, invece, dai suoi cittadini che la rieleggono a dispetto  dei giochi politici. Non sono bastati tre anni di insulti e dileggio sui social network, blog anonimi e volantini sessisti. Carla Medau vince oltre la politica, i pulesi la premiano contro tutto e contro tutti. Con la sua rielezione diventa uno dei simboli della politica in rosa in Sardegna: una donna che ha saputo rialzarsi dopo essere stata ferita e tradita dagli alleati con i quali aveva vinto tre anni fa, primo fra tutti il segretario cittadino del Pd Emanuele Olla, vero sconfitto delle elezioni di ieri. I pulesi hanno scelto ancora Carla Medau e la sua è una storia che merita di essere raccontata sino in fondo. Due mesi fa nove consiglieri si erano dimessi dal consiglio comunale, due ore dopo la Regione a tempo di record aveva già nominato il commissario prefettizio. Venerdì scorso in piazza del Popolo, una vera ovazione si è alzata per lei quando ha gridato “Pula non è in vendita, non vinceranno i baroni della politica locale e cagliaritana”.

Ha stravinto di nuovo, insieme alla sua vice sindaca Ilaria Colliu che anche stavolta vola in vetta nelle preferenze. La gente si riprende quello che la politica gli toglie: in poco più di un mese ha ricostruito da zero una lista e ha rivinto contro tutti gli avversari schierati più o meno appassionatamente insieme, i vecchi e i nuovi, uniti solo contro di lei. Il gruppo fedele all’ex sindaco Cabasino e quello di Olla e Orbai, una miscela impazzita che alle urne si è rivelata un boomerang, un clamoroso flop. In questi mesi Carla Medau ha ricevuto prima ancora del plebiscito dei suoi cittadini la solidarietà di tantissime persone da tutta la Sardegna, che l’hanno spinta a continuare, a non mollare, a non arrendersi. Capita raramente che un sindaco venga subito rieletto dopo essere stato mandato a casa dal consiglio comunale. E invece i pulesi hanno votato al contrario, rieleggendola per i prossimi 5 anni, per permetterle di portare a termine il programma di governo.

Ha vinto difendendo il suo territorio “dalle speculazioni immobiliari” da lei citate nel comizio, sempre all’orizzonte in una costa meravigliosa. Ha vinto perchè la sua è una storia d’amore col suo paese, di un attaccamento speciale e forse inedito tra una donna politica e la gente: mentre il suo avversario Angelo Pittaluga andava via dalla piazza stringendo tra le mani nervosamente una pallina di gomma piuma, lei scendeva tra la folla abbracciando uno per uno gli abitanti, restando con loro sino all’una di notte. Non era solo campagna elettorale, era la rabbia di una donna che era stata tradita e lo aveva detto a gran voce, anche se in tanti negli anni avevano provato a toglierle il microfono. La democrazia a volte sa essere “spietata”: i pulesi tornano a votare e riattaccano la spina staccata nelle stanze del potere, anche nella vicinissima Villa San Pietro dove c’è chi mastica amaro di nuovo. Tutto questo è purissima cronaca, sono i numeri delle elezioni di ieri a Pula a parlare. “Non ha vinto Carla Medau, ha vinto Pula che ha deciso di non avere nè padrini nè padroni, ora riprenderemo da capo con grande coraggio”, le sue prime dichiarazioni dopo la vittoria-bis.

E poi la festa nella notte con i cittadini: no, non sembrava una festa politica, al di là degli inediti fuochi d’artificio. Ma la festa di una Pula dalla bellezza stratosferica, nell’estate che sta iniziando, che ha deciso di fidarsi ancora della Medau. Festa sino all’alba, dove si vedevano persone commosse per una rivincita totale. Non si vedevano i fake della Rete, i cambia casacca di Pula e Santa Margherita, erano già a dormire e questa volta, incredibilmente, senza insultare su Fb. C’erano tantissimi cittadini comuni invece, quelli sì. Che ora consegnano a Carla Medau una carta enorme, che non potrà sprecare, stavolta senza più alibi: trasformare Pula in una cittadina all’avanguardia, meritevole della magia di un territorio fantastico. Stavolta non ci potranno più essere litigi e divisioni, diceva la gente in piazza. Ma quella di Pula è una lezione a tutta la politica sarda: basta con i giochi di partito e con il populismo, vincono i candidati che si identificano davvero con le persone. (foto di Claudia Cossu)

 

 


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