Pula, Pittaluga contro la Medau: “Non ha avuto rispetto per nessuno”

Si accende di colpo la campagna elettorale a Pula. Angelo Pittaluga, candidato a sindaco della lista “Prima Pula”, annuncia la sua discesa in campo ufficialmente. E non lesina le stoccate al sindaco uscente Carla Medau: “Ha perso ogni autorevolezza perché ha trasformato il ruolo di primo cittadino in quello di “unico cittadino”. Non ha avuto rispetto, né politico né tantomeno umano, nemmeno verso i suoi stessi colleghi di partito. Che sono stati chiamati traditori, infami e nemici della politica da chi ora recita la stucchevole parte della vittima”


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Si accende di colpo la campagna elettorale a Pula. Angelo Pittaluga, candidato a sindaco della lista “Prima Pula”, annuncia la sua discesa in campo ufficialmente. E non lesina le stoccate al sindaco uscente Carla Medau, che potrebbe essere il suo avversario alle elezioni dell’11 giugno. Pur promettendo che non la nominerà più in campagna elettorale, Pittaluga attacca frontalmente la Medau. “Prima Pula è un’idea di pluralismo al di la degli schieramenti- spiega Angelo Pittaluga-ono convinto che Carla Medau abbia già perso in termini di credibilità e di affidabilità politica con la becera messa in scena del “mi candido-non mi candido”. Un giochetto utile solo a ritagliarsi qualche riga in più sui giornali, a prendere tempo per racimolare qualcuno ancora disposto a idolatrarla a scapito della propria autonomia di pensiero, e a distrarre i pulesi dal disastro della sua breve amministrazione. Ha perso perché approfitta ancora adesso dell’ingenuità di pochi per mettere in evidenza la sua persona a scapito del paese. Soprattutto, Carla ha perso ogni autorevolezza perché ha trasformato il ruolo di primo cittadino in quello di “unico cittadino”. Non ha avuto rispetto, né politico né tantomeno umano, nemmeno verso i suoi stessi colleghi di partito. E chi in tutto ciò ha perso, lo ribadisco, è solo lei, non Pula. Che ora può e deve rinascere”.

Sulla sua discesa in campo, con il gruppo fedele all’ex Cabasino e con LIbertas, Pittaluga spiega: “Ho scelto di candidarmi a essere il prossimo sindaco di Pula come logica conseguenza dell’esperienza fatta al servizio del paese come amministratore e di un’esigenza ormai improcrastinabile del paese di avere una guida efficace. Ho militato fino a ieri tra i banchi della minoranza e l’ho fatto sempre con rispetto e con spirito costruttivo, osservando, rispettando i miei colleghi e dando sempre il mio contributo. Prova ne è il fatto che, ora, chi prima in Consiglio era mio avversario ha scelto di condividere con me questo tratto di strada che porta alle elezioni dell’11 giugno. Tutti uniti dalla stessa parte, persone di carattere che hanno rinunciato alla propria posizione acquisita e deciso responsabilmente di rimettere tutto nelle mani dei pulesi. Elisabetta, Francesca, Gabriele, Annalisa, Ettore, Emanuele, Ilenia e Barbara sono pulesi di cuore, che si sono ribellati alle prevaricazioni di Carla Medau e al suo egoismo, dannoso a Pula. Sono stati chiamati traditori, infami e nemici della politica da chi ora recita la stucchevole parte della vittima. Sono invece interpreti coraggiosi di una nuova politica, lontana anni luce dagli individualismi e proiettata a riprendere con più entusiasmo e ben altri presupposti il ruolo al servizio dei pulesi su mandato dei pulesi stessi. A Carla ho fatto opposizione costruttiva nella speranza vana che si riprendesse dal suo cieco delirio di onnipotenza, direttamente proporzionale solo al suo immobilismo politico. Il chiacchiericcio da cortile lo lascio volentieri a lei. A noi interessano i fatti e le proposte. Con oggi apro e chiudo il capitolo Carla Medau e non lo riprenderò mai più fino alla fine della campagna elettorale; è un argomento vecchio e di nessun interesse ormai. Sono disponibile al colloquio col paese, con tutti i suoi abitanti, che incontrerò già da domani nelle vie del paese, per un confronto aperto sulle idee, sui progetti, sulle potenzialità ancora inespresse di Pula. Lo farò insieme ai miei colleghi, al di la degli schieramenti e delle appartenenze di partito, per il bene comune. Li conoscete e li conoscerete ancora meglio sotto questa nuova veste di persone, uomini e donne, madri e padri, lavoratori con le loro idee, le loro aspirazioni e la loro determinazione. Non ho scelto io loro, né loro me: dopo aver congedato la vecchia amministrazione ci siamo semplicemente incontrati sulla base di un sentimento e di un’esigenza condivisa. Di questo vado orgoglioso, perché ciò che ci unisce non è un’interesse personale o di schieramento, ma solo e soltanto un’idea di futuro, di rilancio e di amore verso il nostro paese. Un’idea che vogliamo portare avanti con una lista chiamata, non a caso, “Prima Pula”.


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