Bilinguismo a Cagliari: “La lingua sarda nei concorsi per il Comune”

La proposta del centrosinistra verrà discussa mercoledì in Consiglio comunale


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La conoscenza della lingua  sarda come elemento di valutazione nei  concorsi e selezioni del Comune di Cagliari. La proposta è contenuta in un ordine del giorno firmato dai consiglieri Enrico Lobina (FdS), Giuseppe Andreozzi (Rossomori), Giovanni Dore e Ferdinando Secchi (Idv), e Marco Murgia (Pd). Mercoledì prossimo il provvedimento verrà discusso in Aula.

“L’ordine del giorno – si legge in una nota stampa – consentirebbe di perseguire il duplice obiettivo di favorire l’accesso di dipendenti in grado di interloquire con la popolazione in lingua sarda, ma anche quello di creare una motivazione per le famiglie e la società che serva da stimolo alla trasmissione generazionale della lingua.

La valorizzazione della lingua sarda rientra tra gli obiettivi politici che questa amministrazione ha fatto propri fin da subito. Vogliamo compiere atti concreti che rimuovano l’attuale paradosso per cui la tutela della lingua sarda è garantita, formalmente, da numerosi provvedimenti normativi sardi, italiani e perfino europei, ma che non trovano applicazione in provvedimenti politici concreti a causa delle frequenti negligenze da parte dei politici.

L’approvazione dell’OdG sarebbe un ulteriore piccolo passo nel cammino ancora molto lungo verso il raggiungimento di un bilinguismo perfetto sardo-italiano. Fino ad ora sono stati conseguiti diversi risultati: l’introduzione della toponomastica bilingue in città; il primo progetto per la costituzione dello sportello linguistico comunale, coi i fondi della legge 482/99; la notevole estensione della possibilità dell’uso del sardo in ambito consiliare.

L’emersione verso l’ufficialità della lingua non-ufficiale, in tutte le regioni del mondo dove esiste una lingua locale non ufficiale, diventa il più potente mezzo per compiere un cammino di ricostruzione di una forte e sentita identità sarda.

Il bilinguismo è una questione complessa. Sono complessi gli strumenti normativi che lo promuovono, è delicata l’attività che insiste sull’identità della città ed è alta la posta in gioco: lo sviluppo sociale ed economico della capitale e della Sardegna. Per questo poniamo il tema del bilinguismo all’attenzione della discussione politica cittadina, in modo che il sardo possa diventare un potente motore di cambiamento per migliorare la vita dei cagliaritani e dei sardi tutti”.