Giorgino, Vargiu: “Una ricchezza abbandonata e dimenticata nel tempo”

Villa Aresu (di proprietà privata), poi la spiaggia adiacente totalmente abbandonata e l’ex carcere minorile (controllato 24 ore su 24 dal servizio di custodia pagato dalla Regione). Il deputato sardo dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu parla di sprechi e mancata valorizzazione di risorse importanti per la città


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“E’ impensabile che un contesto come quello di Giorgino-La Playa-Santa Gilla, classificato tra i Siti di interesse comunitario, sia totalmente abbandonato dal Comune di Cagliari e dalla Regione che non hanno uno straccio di idea per la sua riqualificazione e per lo sfruttamento delle sue immense potenzialità turistiche, ambientali, produttive!” Lo sostiene il parlamentare dei Riformatori Pierpaolo Vargiu in un’interrogazione urgente al Ministero dell’Ambiente.

“Un dramma speciale –continua il deputato cagliaritano- è quello che vive la porzione occidentale del borgo di Giorgino, tagliato a metà dalla diga del Porto Canale. Due immensi fabbricati fatiscenti, quello della ex Villa Aresu e quello dell’ex carcere minorile, con la loro mole spettrale, a pochi metri dal mare, certificano l’abbandono intollerabile da parte delle amministrazioni”.

“Per l’ex carcere, la Regione paga anche la vigilanza, mentre Villa Aresu è una vera e propria discarica a cielo aperto. Come possiamo sperare di dare risposte di opportunità, di occupazione, di lavoro ai tanti giovani e meno giovani che arrancano in città e in Sardegna se lasciamo che i nostri gioielli diventino ruderi, latrine e immondezzai? Cagliari ha necessità di darsi un’identità che possa essere il volano della sua ripresa economica!” conclude Vargiu, che impegna il Ministero a promuovere urgentemente un’azione comune tra tutte le istituzioni che hanno responsabilità in merito.

L’INTERROGAZIONE, VILLA ARESU E COMPENDIO. La costa cagliaritana occidentale si estende verso la spiaggia sabbiosa di La Playa, in zona Giorgino-sa Perdixedda che, tra la fine dell’Ottocento e i primi vent’anni del novecento, fu la principale spiaggia di riferimento delle estati cagliaritane. E’ direttamente adiacente alla Laguna di Santa Gilla e a Sa Illetta di San Simone, che rappresenta uno degli spazi più suggestivi del contesto ambientale della città, per la sua storia antica, per il suo habitat naturale straordinario, per le sue potenzialità economiche nel settore della pesca e per la sua valenza attrattiva turistica, purtroppo ad oggi largamente inespresse; l’area prospiciente la spiaggia di Giorgino è stata divisa dalla diga foranea del Porto Canale di Cagliari in due settori, uno orientale e l’altro occidentale, tra loro fisicamente separati; 

La porzione orientale di Giorgino direttamente accessibile dalla città di Cagliari, mantiene rilevanti caratteristiche di insediamento antropico, ospita il suggestivo Villaggio dei Pescatori, diversi ristoranti e piccoli stabilimenti balneari, qualche attività industriale e il vecchio complesso della tenuta Ciarella-Ballero, con il fascino sacro e profano della corte intorno alla chiesetta di San Giorgio, dedicata alla sosta di maggio di Sant’Efisio; L’altra porzione di Giorgino, quella occidentale, naturalmente accessibile dalla strada statale 195 che viene da Capoterra, appare invece un territorio in stato di abbandono pressoché totale, impegnato da alcune importanti cubature, ormai diventati veri e propri ruderi; 

Tra i ruderi che impegnano tale porzione del SIC, per le loro estensione in superfici coperte, rivestono particolare rilevanza i resti dell’insediamento della Villa Aresu e dell’ex Istituto di Rieducazione Minorile, con una superficie coperta di circa 2000 metri quadri; La Villa Aresu, residenza di un celebre cattedratico cagliaritano sin dal primo dopoguerra, è oggi ancora di proprietà privata, mentre l’ex carcere è passato al demanio regionale che, nell’agosto del 2015, lo ha incluso nell’elenco dei beni in dismissione, valutandolo poco più di due milioni di euro; 

Sull’ex Istituto di Rieducazione minorile grava il vincolo relativo al Decreto Legislativo 22.01.2004, Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici, articolo 142, comma 1, lettera a), mentre entrambi i fabbricati ricadono nelle prescrizioni normative del PPR; Entrambe le cubature si affacciano direttamente sul mare o sono a poche decine di metri da esso, costituendo una indiscutibile risorsa per la fruizione a fini turistici della spiaggia attualmente in condizioni di degrado; 

Il recupero complessivo del contesto naturale e antropico del compendio passa sicuramente attraverso la ridefinizione dell’utilizzo di tali imponenti cubature, il cui riuso deve essere codificato d’intesa tra Comune e Regione mentre l’auspicabile coinvolgimento di capitali privati deve essere inquadrato in una filosofia complessiva e condivisa di fruizione ambientale ed economica. 

Al Ministero dell’Ambiente chiediamo formalmente se non ritenga importante aprire un tavolo di concertazione sul SIC di Santa GILLA e Giorgino con il Comune di Cagliari e la Regione Autonoma della Sardegna finalizzato alla riqualificazione dell’area ambientalistica di Giorgino in cui ricadono la Villa ARESU e l’ex carcere minorile, con l’obiettivo di restituire alla piena fruibilità un’area e le relative pertinenze fabbricate che potrebbe rappresentare una grande risorsa turistica e di sviluppo economico per la città di Cagliari e per l’intero sud Sardegna.