Nuovo mega Bricoman con ristorante ad Assemini, apertura nel 2019

Al comune oltre 2 milioni di euro di opere pubbliche. Ma chi spera in nuovi posti di lavoro rimarrà deluso. Nei documenti si legge che “trattandosi sostanzialmente di un trasferimento di attività non si attendono significative ricadute occupazionali dirette, non prevedendo il proponente di dover ricorrere a nuove assunzioni”


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Una variante che regalerà nuovi volumi alla grande struttura di vendita. Con due passaggi imminenti: uno nel consiglio comunale asseminese e poi in Regione per la valutazione di impatto ambientale. Quindi i lavori e l’apertura del nuovo Bricoman a Truncu Is Follas ad Assemini. Dove regna l’ottimismo e la previsione parla di apertura nel 2019.

L’azienda di vendita di prodotti tecnici per la casa a basso costo lascia Elmas. Troppo angusto lo spazio nel comune masese. Le previsioni sui volumi d’affari sono state pessimistiche. Gli incassi sono andati ben oltre le previsioni. E così la Gesafin, la società immobiliare decide di costruire la struttura di vendita Bricoman ad Assemini e, grazie ad un investimento di oltre 10 milioni di euro, mira a demolire i capannoni in disuso della Gecopre, nel rione di Truncu Is Follas. Le carte sono attualmente in Regione per la valutazione di impatto ambientale. I lavori dovrebbero partire nel settembre per concludersi nei primi mesi del 2019.

Per Gianluca Mandas, assessore comunale all’Urbanistica, “l’accordo politico pubblico e privato con Bricoman sta procedendo secondo gli accordi iniziali e non siamo preoccupati per altri ostacoli: abbiamo un percorso condiviso”.

L’intervento proposto prevede la demolizione delle strutture della ex Gecopre, già destinate alla produzione di manufatti prefabbricati in calcestruzzo e abbandonate dal 2014, per l’insediamento di un centro commerciale. L’edificio, adibito a punto vendita al coperto, è costituito da un volume rettangolare (realizzato con elementi prefabbricati) di dimensioni di circa 69 x 116 metri, con una superficie coperta complessiva di circa 11 mila mq e altezza sarà di quasi 11 metri.

All’esterno troverà spazio un’area per la vendita di merci ingombranti (con la formula drive in, con gli acquisti fatti direttamente a bordo del proprio mezzo) su una superficie di 4 mila 500 mq. Previsto anche un edificio da destinare a locale di ristoro, con superficie coperta pari a 252 mq dotato di area verde e parcheggi pertinenziali.

Verrà risistemata la viabilità di accesso all’area di smistamento tra le diverse zone per la sosta, progettata per smistare il traffico verso l’area residenziale limitrofa con l’obiettivo di

alleviare i disagi attuali legati alla difficile accessibilità. Le aree a verde prevedono una sistemazione a prato, con piantumazione di specie a ridotto fabbisogno idrico e altre specie autoctone per garantire l’ombra nei parcheggi. Venti mesi il tempo necessario alla realizzazione dell’opera.

Questo accordo pubblico-privato donerà opere pubbliche per un importo totale di 2 milioni e 300 mila euro, i cui benefici avranno ricadute su parti importanti di Assemini: pista di atletica e  polo sportivo multidisciplinare in via Coghinas, riqualificazione del quartiere di Santa Lucia e nuovo parco pubblico. Saranno inoltre realizzate nuove aree verdi attrezzate in via Sacco e 3 impianti fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici.

Spazio anche al recupero dei beni storici, (chiesa di S. Andrea e l’edificio dell’Ex Banco di Sardegna in piazza San Pietro). Sarà  predisposto il progetto Guida e il Piano Attuativo per lo sviluppo della nuova zona artigianale prevista come dal Puc lungo la strada provinciale Assemini-Sestu, che consentirà di individuare un area limitrofa al paese dove concentrare le piccole e medie imprese asseminesi.

Ma chi spera in nuove assunzioni rimarrà deluso. Nei documenti si legge che “trattandosi sostanzialmente di un trasferimento di attività non si attendono significative ricadute occupazionali dirette, non prevedendo il proponente di dover ricorrere a nuove assunzioni. Rimangono”, aggiunge, “impatti positivi sul contesto di riferimento derivati dal possibile vantaggio che le attività commerciali limitrofe possono trarre dalla presenza di un forte attrattore”.


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