“Villasimius, mia figlia e il delfino sottratto da uno skipper sardo”

Un torinese racconta la curiosa vicenda alla spiaggia del Riso: “Mia figlia perde il delfino e piange in spiaggia, uno skipper cagliaritano lo recupera e invece che rendercelo se ne appropria in uno yacht coi suoi amici russi. Ecco chi frequenta i mari sardi”


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di Davide Ternullo

Spiaggia del riso, Villasimius, 21 agosto 2017.

Mia figlia gioca in acqua con un delfino gonfiabile acquistato 2 giorni fa. Valore economico irrisorio, 12 €. Pochi minuti dopo esce dall’acqua, piangendo e senza delfino. Ci racconta che una folata di vento lo ha sollevato e portato al largo. Ha provato ad inseguirlo a nuoto ma senza esito. Dal bagnasciuga vediamo che il gonfiabile viene recuperato e agganciato ad uno yacht in rada davanti alla spiaggia. Con un amico prendiamo a prestito due canoe e raggiungiamo lo yacht. Mi avvicino alla barca e dico gentilmente che mia figlia ha perso QUEL gonfiabile e che vorrei recuperarlo. Lo skipper, un ragazzotto cagliaritano, dice che: 
– lui non ne sa nulla, che il gonfiabile gli è stato affidato da un conoscente che lo ha recuperato passando in gommone (affermazione, purtroppo, falsa in quanto abbiamo visto chiaramente che è stato “pescato” dallo yacht, da qualcuno che si è tuffato presumibilmente per recuperarlo);
– che comunque le cose trovate in mare appartengono a chi le trova (affermazione forse un pochino affrettata);
– che ha telefonato al conoscente per chiedere lumi ma che non risponde.
Attendiamo una decina di minuti mentre il ragazzotto e i suoi ospiti russi gustano frutta i cui scarti hanno cura di gettare direttamente in mare, dopodiché chiedo che intenzioni ha, tenuto anche conto che non credo correrá alcuni rischio a restituirlo al legittimo proprietario. Il ragazzo risponde che non restituisce un bel niente, che se non ha istruzioni dal tizio che glielo ha consegnato lui non lo dà a nessuno e che…varrà 10€ (?!). Replico che varrà pure 10 € ma ha un valore affettivo per mia figlia e che comunque sono disposto a dargli 10 €. Niente da fare. Il gonfiabile resta lì con loro fino a nuove istruzioni. Rientriamo a riva, senza aver ottenuto il risultato auspicato, con un pizzico (solo un pizzico di rabbia) per la prepotenza e la maleducazione di questi signori. 
Io vorrei proprio che non finisca qui. Anzi. Diciamo che è una promessa.
La prepotenza e l’arroganza di chi pensa di essere intoccabile sono nauseanti!
Intanto, se vi va, condividete il post per far sapere che genere di gente frequenta i mari italiani. E le coste sarde!


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