Jerry da Cagliari:”Caro Stefano, Punta Molentis è una spiaggia libera”

Al turista bolognese Stefano, risponde su Tripadvisor Jerry da Cagliari. Se il continentale aveva esaltato la bellezza di Punta Molentis ma accusato il Comune di fare entrare i sardi in spiaggia, quando invece dovrebbero essere tassati perchè i turisti pagano negli hotel, è davvero sarcastica la risposta del cagliaritano

Al turista bolognese Stefano, risponde su Tripadvisor Jerry da Cagliari. Se il continentale aveva esaltato la bellezza di Punta Molentis ma accusato il Comune di fare entrare i sardi in spiaggia, quando invece dovrebbero essere tassati perchè i turisti pagano negli hotel, è davvero sarcastica la risposta del cagliaritano, pubblicata in anteprima oggi da Cagliari Cq 24 e segnalata da tantissimi nostri lettori:

“Buongiorno Stefano dalla provincia di Bologna.

Io sono Jerry da Cagliari, dalla provincia che ospita la spiaggia più bella di Villasimius.

Mi dispiace che ti sia trovato male a Punta Molentis, secondo quanto hai raccontato nella tua recensione su TripAdvisor, specialmente perché, contrariamente a quanto pensi, hai incontrato persone normalissime, come noi Sardi siamo abituati ad incontrarne tutti i giorni, sia al mare, sia in fila alle casse del supermercato.

 

Alle 7.05 tu eri in spiaggia, “convinto di trovarla deserta”, ed invece hai avuto la sorpresa di trovare dei Sardi! Carramba, che sorpresa: in una spiaggia della Sardegna hai trovato dei Sardi! Questa affermazione mi sembra un po’ simile a “La Germania è piena di Tedeschi”! Anzi, ti propongo una citazione della canzone Abduldi Paolo Rossi: “avete un giornale chiamato “il Giornale”, quello che l’ha inventato ha avuto l’ingegno il giornale… il Giornale deve essere… sarà uno che ha chiamato suo figlio: Figlio, cane: Cane”.

 Volevo informarti che alle 7.05 qualcuno di noi Sardi è già al lavoro, dunque non è strano che, nel suo periodo di ferie, abbia scelto di godersi la spiaggia più bella di Villasimius. Ed è anche normale che la famiglia si rechi in spiaggia con 6 o 7 ombrelloni, se a godersi la spiaggia più bella di Villasimius ci sono non solo i canonici papà e mamma! Eh sì, sai… da noi si usa così: quando vogliamo andare in un bel posto, e magari abbiamo anche la presunzione di voler stare bene, invitiamo i parenti e gli amici a godere con noi sia del posto e sia della piacevole compagnia reciproca. Non è inusuale trovare qualche famiglia che invita anche i vicini di casa, o magari li aiuta prendendo anche i loro bambini per farli giocare con i propri figli. Sarà per questo che hai potuto notare “4/5 bimbi già in acqua”.

 Inoltre abbiamo questo vitziu porcu (la traduzione letterale sarebbe “vizio porco”, ma è ovviamente retorico) di organizzarci con delle borse termiche per portarci appresso cibo e bevande da gustare in spiaggia, sempre in allegra compagnia. Ti vorrei specificare che non lo facciamo perché siamo tanalle (stavolta in dialetto: “spilorci”), ma perché è usanza che ognuno porti qualcosa da condividere: se si parla di bevande, potresti facilmente trovare la nota birra che produciamo anche in Sardegna dai primi anni del 1900, se invece parliamo di cibo, è più probabile che ogni componente (stavo per usare il termine “membro”, ma poi ho riflettuto sull’opportunità di evitare le facili battute) delle famiglie presenti abbia preparato una pietanza “s.p.m.”!

 Secondo il tuo ragionamento (e anche in questo caso è azzardato l’uso di questo termine), i Sardi avrebbero dovuto lasciare spazio ai turisti, perché il turista porta soldi e lavoro in Sardegna… Non pago di questa aberrazione, hai pure proseguito con: “Senza di loro (i Sardi) quella spiaggia alle nove avrebbe avuto 2 persone, io e la mia ragazza e sarebbe stato il posto incredibile che uno si aspetta”.

 Facci capire: quanto hai pagato per godere del servizio privato di quella spiaggia?Se si trattasse di una spiaggia privata, potresti proporre qualsiasi soluzione, comprese quelle crasse idiozie che hai avanzato, tipo il “tassare pesantemente i sardi che vogliono entrarci”.

 Invece, tuo malgrado, si tratta di una spiaggia che Madre Natura ci ha regalato, e che abbiamo la presunzione di vantare come libera. Dunque possiamo anche godere di tale bellezza, senza doverci preoccupare di poter offendere la tua identità di “turista del cagliaritano”. Questa non è un’affermazione tipica dialettale, è solo un invito all’uso della fantasia per la formulazione di un altro significato partendo dall’acronimo corrispondente.

 O forse ti è passato per la testa che con i due euro di imposta di soggiorno che il Comune di Villasimius fissò nel lontano 2011, si possa giustificare il fatto che tu voglia stare in spiaggia con i pochi eletti del tuo rango?

 “Senza il turismo, questa isola è morta”: ti dirò, l’affermazione mi piace tanto! Perché in effetti la Sardegna potrebbe incrementare il proprio business affidandosi alla gestione più attenta delle risorse turistiche. Figurati che, a mio umile giudizio, avrei proposto una soluzione ben diversa: tassare EQUAMENTE CHIUNQUE voglia entrarci; per poi utilizzare le risorse economiche in investimenti mirati alla salvaguardia ed alla promozione di quegli angoli di Paradiso di cui la Sardegna è ancora ricca”.

 

Credimi, a malincuore devo redarguirti sulla tua ultima espressione: “spiaggia stupenda ma purtroppo invivibile a causa dei sardi”. Il più delle volte sono i turisti del cagliaritano come te che rendono invivibili le spiagge della Sardegna. Resta però il fatto che i Sardi siano ospitali e rispettosi, e per questo motivo ti diciamo pure “Benvenuto nel nostro mare!”, a patto che ti renda conto di aver detto un mare di ca…volate!


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