Niente domiciliari per Doddore, per i medici può tornare in carcere

A nulla sono valse le proteste del Movimento che rivendica la sua immediata scarcerazione dopo due mesi di sciopero della fame. Maria Grazia Carigalis, Sdr: “Una decisione che lascia senza parole considerando che Meloni ha 73 anni. Siamo fortemente preoccupati”


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                “E’ ritornato nel Centro Clinico del Casa Circondariale di Cagliari-Uta Salvatore Doddore Meloni, 74 anni, dopo essere stato ricoverato in Day Hospital nell’Ospedale “SS. Trinità” di Cagliari, nell’Unità Operativa di Medicina Interna, diretta dal dott. Aldo Caddori. I plurimi esami clinici effettuati sul paziente hanno indotto a far riportare l’uomo in carcere. Una decisione che lascia senza parole considerando che l’indipendentista, 74 anni, è in sciopero della fame dallo scorso 28 aprile e da allora quasi non assume liquidi”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, esprimendo “forte perplessità per la decisione dei Sanitari trattandosi di una persona anziana, allettata, non autosufficiente, in condizioni di salute preoccupanti”.

            “Probabilmente si ritiene che questo paziente, che ormai peserà circa 70 chilogrammi per 190 cm di altezza, possa – evidenzia Caligaris – essere accudito adeguatamente nella struttura detentiva dimenticando però che la Casa Circondariale dista dal capoluogo 23 chilometri e non dispone di un’ambulanza in pianta stabile. Ciò significa esporsi a un oggettivo grave rischio. Insomma la decisione assunta appare non giustificata e poco improntata al senso di umanità”.

            “E’ evidente che Doddore Meloni – conclude la presidente di SDR – non è un soggetto facile ma è anche vero che si tratta di una persona anziana che non può restare rinchiusa in un centro clinico di una struttura penitenziaria dove non è possibile intervenire adeguatamente nelle situazioni più complicate e di urgenza”.


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