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Il personaggio del giorno di oggi su CagliariOnline.it è Luca Becciu, 45 anni, sindaco di Serrenti dal 2005 al 2013. Protestò, anche con atti clamorosi, contro i pericoli e i ritardi del “cantiere vergogna” ss.131 nel lotto Sanluri-Serrenti. In questi giorni, il lotto successivo Serrenti-Monastir è bloccato per un contenzioso tra le imprese partecipanti all’appalto. Ci risiamo? Ancora disagi per gli automobilisti e per le comunità locali vicine? Cosa sta accadendo lungo quel tratto di strada.
Cantiere 131 Serrenti-Monastir: si ripete la storia del “cantiere vergogna” di Serrenti?
“No. I due cantieri hanno caratteristiche diverse: nel tratto Sanluri-Serrenti il cantiere coincideva con la viabilità preesistente e quindi il traffico continuava a viaggiare all’interno del cantiere (con i comprensibili pericoli). Inoltre il cantiere Sanluri-Serrenti attraversava una importante zona industriale (Villasanta) e interessava lo svincolo verso Furtei, Villamar e la Marmilla. Il cantiere Serrenti-Monastir è sostanzialmente esterno alla viabilità attuale. Certamente si ripetono i ritardi nell’esecuzione di infrastrutture molto importanti per il territorio”.
Quali sono i problemi più importanti causati da questa situazione di blocco del cantiere?
“Certamente l’impossibilità di concludere un tratto stradale vicino a Cagliari e molto trafficato. Un tratto stradale pericoloso, in cui sono presenti ancora incroci a raso, trafficati da molti mezzi pesanti, in cui continuamente contiamo morti e feriti. Queste situazioni di incertezza mettono anche in difficoltà i lavoratori delle imprese, comprese quelli che hanno lavorato nel lotto Sanluri-Serrenti e che attendevano l’avvio del lotto Serrenti-Monastir per proseguire l’attività lavorativa. Ci sono inoltre alcuni problemi sulla viabilità. A Serrenti l’assenza di bretelle laterali costringe finora tutti i serrentesi che arrivano da Cagliari a usare una sola entrata, a Serrenti nord”.
È stato detto che la responsabilità di questi blocchi è legata alla litigiosità delle imprese. Cosa pensa?
“Non conosco nel dettaglio l’appalto del lotto Monastir-Serrenti ma se un lavoro viene appaltato con prezzi che sono sotto il valore reale di mercato e poi si vince con il 30, 40 o 50% di ribasso la litigiosità tra le imprese è inevitabile e i contenziosi con la stazione appaltante sono altrettanto certi”.
Se potesse tornare indietro agli anni del “cantiere vergogna”, rifarebbe le stesse cose?
“Sì, per quella che era la situazione di pericolo e per l’evidente bisogno che c’era di costringere l’ANAS a interventi straordinari per concludere i lavori”.
Si sente di dire qualcosa ai Sindaci di Serrenti, Nuraminis e Monastir, interessati dal cantiere?
“Niente di particolare. Tutti sappiamo che amministrare significa servire le comunità amministrate. E questo servizio talvolta è gioioso e talvolta è faticoso. Alzare la voce su questi temi è faticoso”.