Policlinico, strage di gatti col veleno:i volontari lanciano l’allarme

Una lettera-denuncia strappalacrime: la colonia felina al Policlinico è in pericolo, i mici vengono avvelenati, uccisi da persone che, oltre a compiere un grave reato, vanificano l’instancabile azione di chi nutre e sfama le povere bestiole. Oltre alla denuncia ai Carabinieri, l’allarme dei volontari: “Aiutateci, non sappiamo più che fare”


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I Carabinieri hanno raccolto la denuncia sull’uccisione di animali, a margine di questi terribili episodi, c’è poi il racconto strappalacrime, quello dei volontari, che accudiscono ogni giorno la colonia felina a Monserrato: “Da alcuni anni seguo, in collaborazione con altri volontari, le piccole ma numerose colonie feline dislocate nel vastissimo territorio della Cittadella Universitaria, con i suoi assi didattici e il suo Policlinico (oggi P.O. Duilio Casula). Queste colonie si sono originate soprattutto dall’ignoranza umana, da gatti non sterilizzati nelle case rurali e da chi, diciamocelo, lavorando in zona crede di utilizzare i piccoli felini per tenere a bada i topi, senza però farsi carico del loro sostentamento e della loro cura…..tanto il gatto si arrangia! Questi sono poi i primi a lamentarsi delle criticità igieniche e sanitarie, etichettando i gatti come animali sporchi e dispensatori di malattie e noi volontari come perditempo, privi di interessi e di affetti, dei disturbatori che ingrassano i gatti che non fanno più il loro dovere! A questa tipologia di energumeni si aggiungono i soliti incivili che, stufatisi del gattino “giocatolo”, lo buttano senza pietà nelle colonie, “tanto qui stanno bene, la signora li tratta con tanta cura”, senza sapere a quali rischi va in contro un animale abituato alla casa, infatti  raramente sopravvivono se non si riesce a darli in adozione velocemente. Per farla breve, le progenie di questi gatti si era inselvatichita, e sfruttando le infinite risorse che noi umani siamo capaci di produrre, l’immondezza per intenderci, aveva dato origine ad una moltitudine di gatti malati e malnutriti che si riproducevano a dismisura”.

VOLONTARI INSTANCABILI. Con tanta passione e un duro lavoro di anni, noi volontari, eravamo riusciti a mettere ordine in questo caos, raggruppando questi animali ferali in colonie, per curarli e quindi rendere la loro convivenza con l’uomo sicura e piacevole ma soprattutto per sterilizzarli. Oggi questi gatti bellissimi sono seguitissimi dal punto di vista sanitario, per tenere sotto controllo le parassitosi e le zoonosi e sono quasi tutti sterilizzati. Questo delicatissimo equilibrio è stato perduto in pochissimo tempo, da circa un mese infatti nelle colonie non c’è più pace, essendo divenute oggetto della crudeltà da parte di ignoti che agiscono indisturbati durante la notte. Numerosi i gatti uccisi o scomparsi. La natura delle morti è ancora oggetto di studio da parte delle autorità competenti. L’incubo è iniziato nella mattina del 30 ottobre scorso, quando Africa, un splendido gatto nero, è stato trovato morto vicino al bar della Cittadella, nella stessa mattino ho rinvenuto Quasimodo, un altro dolcissimo gatto nero, in fin di vita nel parcheggio visitatori, vicino alla casetta di polistirolo dove trovava rifugio, che era stata scoperchiata e distrutta. Prontamente soccorso e poi deceduto dopo una settimana di sofferenze, aveva riportato un trauma addominale, toracico e la lussazione dell’anca. Da allora è stato un susseguirsi di crudeltà. Negli ultimi giorni altri gatti sono morti. La colonia fronte asse didattico di medicina è stata quasi distrutta, non è stata risparmiata nemmeno la cucciola Luce, rinvenuta venerdì mattina agonizzante, solo la micia “Pippia” è stata risparmiata, probabilmente perché la notte va a rifugiarsi nelle campagne. Molte le perdite anche in prossimità della mensa della Cittadella e dentro il Policlino nella colonia fianco blocco Q. Impossibile fare una stima, di alcuni non si è trovato il corpicino….e tu speri sempre che abbiano trovato un posto più comodo e sicuro. Civilmente non esprimo commenti sui fautori di una simile barbarie, probabilmente  zoofobici ignoranti che non conoscono le problematiche legate agli inurbati, ma soprattutto persone malate che andrebbero fermate e curate, non le si può lasciare libere di compiere queste nefandezze.

“A costoro, vorrei dire che ammazzare i gatti non è la risoluzione del problema, ma anzi lo peggiora, le nicchie ecologiche liberatesi con questo massacro saranno occupate da nuovi gatti non sterilizzati, il territorio intorno è pieno di piccoli felini, e l’anno prossimo, paradossalmente il numero dei gatti salirà enormemente. Gatti di cui non si conosce la storia sanitaria, sicuramente non avvicinabili e non trattabili. Ci vorranno anni per ricreare l’equilibrio raggiunto nel periodo scorso. Mi rammarico inoltre per le lungaggini burocratiche che appestano il nostro paese…ai rimpalli tra istituzioni….non ci sentiamo tutelati, questi pazzi continua ad agire in tutta tranquillità, giocando sul fatto che tanto resteranno impuniti. Gli animalisti sono stanchi di queste violenze gratuite verso creature innocenti. Se fosse necessario, siamo pronti a fare delle ronde per proteggere le colonie…..allora peggio per costoro”.


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