Operazione delicata per salvare Cristian Meloni : “Forza, non mollare”

I retroscena del pestaggio al Poetto. L’ansia di familiari e amici per la sorte di Cristian Meloni, ancora in prognosi riservata. Gli amici: hai superato tanti ostacoli, ce la farai anche questa volta  


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Restano ancora gravi le condizioni di salute di Cristian Meloni, il 35enne di Quartu, pestato a sangue qualche giorno fa al Poetto, da un suo coetaneo, l’operaio Andrea Sainas, anch’egli quartese, (rinchiuso tuttora nel carcere di Uta, con l’accusa pesante di lesioni gravissime). Ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari, i medici stanno facendo di tutto per salvargli la vita:« E’ stato operato per esportare un ematoma che gli stava comprimendo il cervello – dice con occhi lucidi la cugina del giovane, Valentina Manunza – per adesso la prognosi è ancora riservata, mentre per almeno 10 giorni si proseguirà con il coma farmacologico in quanto Cristian non può far lavorare il cervello altrimenti le sue condizioni peggiorerebbero. Lui, quando sente i genitori – prosegue la ragazza – reagisce, anche se non possono parlare e toccarlo. Stanotte tutto bene, i medici, persone straordinarie, ci hanno detto che sta combattendo e reagendo. Tante persone ci chiedono di Cristian, speriamo che tutto vada per il meglio, ce lo auguriamo con tutto il cuore». Nel frattempo, nella bacheca personale di Facebook del giovane, frasi commoventi e di speranza: «Chicco, hai superato tanti ostacoli, devi superare anche questo, la tua grande famiglia ti aspetta per stare tutti insieme, dai tesoro che c’è la fai». E ancora «Mimmino non abbandonarci. Non farci questo, non mollare!!!!!…Ti aspettiamo».Cri…. mi hai promesso che ci saremmo rivisti per riformare una grande famiglia ♥ quindi ogni promessa è un debito! Lotta con tutte le tue forse, che noi ti stiamo aspettando…»

 

I RETROSCENA DEL PESTAGGIO. Erano da poco trascorsele due del mattino (mercoledì 26 Agosto, per la cronaca, n.d.r), quandoi due ragazzi, Cristian Meloni e Andrea Sainas iniziano una discussione animata all’interno di un noto locale, sul litorale quartese, l’Oasi dei 7 Vizi. Forse un banale battibecco, prontamente gli addetti alla sicurezza intervengono, sedando una sicura lite che da li a poco poteva sicuramente sfociare, ed hanno fatto calmare e uscire i due giovani all’esterno del locale. Da lì, pochi minuti dopo, il peggio: Sainas, forse non soddisfatto di come fosse finita la controversia, avrebbe poi aggredito con calci e pugni Meloni, lasciandolo privo di sensi sull’asfalto. L’ambulanza del 118, allertata dopo la furibonda lite, ha immediatamente trasportato il giovane gravemente ferito al Brotzu. All’indomani del fatto, gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, in collaborazione con il personale del commissariato di Quartu Sant’Elena, hanno convocato in Questura numerosi testimoni, tra cui anche gli addetti alla security. Nel frattempo, Andrea Sainas, accompagnato dal suo avvocato, Gianfranco Sollai, si era costituito spontaneamente negli uffici di Via Firenze, fornendo le motivazioni del litigio, affermando agli stessi investigatori di essersi difeso da un’aggressione. Dopo accurate indagini, la Questura ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale, su richiesta del sostituto procuratore dr.Danilo Tronci, nei confronti del giovane presunto aggressore, ritenuto responsabile delle lesioni gravissime cagionate a Cristian Meloni. (Alessandro Congia redazione preprod.castedduonline.localmente.it )

 

 


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