La scoperta: dee madri alte un metro e mezzo a Villasimius

Scoperte da appassionati di storia e archeologia: ecco di cosa si tratta


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Dee madri alte 1,50/1,60 centimetri a Villasimius?

 L’appassionato di storia e archeologia Daniele Melosu che fa  parte del gruppo Jente shardana amici di Leonardo con la supervisione dell’archeologo (ex ispettore onorario  della Soprintendenza ai beni archeologici) Carlo Desogus, Roberto Scalas e Giorgio Loddo facenti parte del gruppo archeologico selargino,e la  collaborazione di Enrico Cogoni assessore al turismo, tempo fa ha effettuato il sopralluogo in una zona dove  in precedenza aveva riconosciuto  dei reperti archeologici nelle campagne di Villasimius .  Si tratta di rari menhir e con molta probabilità di statue antropomorfe uniche nel loro genere per via della grandezza, oltre a dei blocchi in arenaria quarzosa somiglianti a delle sculture che dovranno essere oggetto di studio una volta recuperate,  avendo a livello geologico qualche fossile incastonato si tratta di milioni di anni ed hanno comunque un loro valore per il territorio di Villasimius. . Da quel giorno è passato molto tempo e Daniele Melosu sulla sua pagina di facebook scrive con un certo disappunto ciò che è accaduto nel frattempo.

 

Daniele Melosu

Finalmente le statue da me scoperte sono state rivisitate dalla Soprintendenza ancora una volta,  in quanto la prima volta dissero di non vederci nulla di antico. E’ dal novembre 2014 che sto studiando i reperti tutti segnalati alla Soprintendenza con  raccomandata r/r con 24 fotografie firmate come mia scoperta  alla soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano il 27 marzo 2015 e ricevuta regolarmente il 31 marzo 2015.Il comune credo che abbia deciso di rimuoverle , sono fiducioso ed attendo l’esito di questa storia.”

Con la probabilità che si tratti di madri mediterranee uniche nel loro genere, questa lentezza appare assurda. Non si capisce se si tratti di burocrazia, incuria o altro. Si spera che presto i reperti possano essere rimossi e portati a casa Todde per essere oggetto di studio come ipotizzato durante il primo sopralluogo dall’assessore al turismo Enrico Cogoni. 


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