Andrea Frailis, il volto più noto della televisione sarda sbarca in Parlamento e travolge Salvini e Di Maio

Si può sintetizzare così la notte più incredibile della politica sarda negli ultimi decenni: quasi un cagliaritano su due che è andato alle urne ha votato lui, l’uomo che da sempre ha “acceso” i telegiornali nelle case sarde


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Andrea Frailis, il volto più noto della televisione sarda sbarca in Parlamento e travolge Salvini e Di Maio. Si può sintetizzare così la notte più incredibile della politica sarda negli ultimi decenni: quasi un cagliaritano su due che è andato alle urne ha votato lui, l’uomo che da sempre ha “acceso” i telegiornali nelle case sarde, con la sua voce inconfondibile, la qualità di un giornalista bravo e onesto. Ma è il dato politico che fa scalpore: il centrosinistra risorge proprio a Cagliari, la città dove Pigliaru e Arru governano in Regione da cinque anni, la città di Massimo Zedda che ora parte in pole position per le elezioni regionali. Frailis ha vinto col 40.46 per cento dei voti. Secondo Luca Caschili del M5S con il 28,92 per cento, soltanto terza Daniela Noli del centrodestra con il 27,80 per cento.

Ma questa è forse soprattutto una vittoria tutta sua: la vittoria dell’effetto Frailis, perchè la politica ha bisogno di persone valide e non di illustri sconosciuti. Il nostro lettore Pier Giuliano nella notte scrive nella pagina Fb di Casteddu Online: “Frailis è una persona di famiglia, non puoi non votarlo, lo conosci, ti conosce, cosa fai, non ti fidi?”. Sarebbe una parentesi se non ci fossero tra un mese le elezioni regionali più attese della storia, dove non sono escluse nuove clamorose sorprese: la gente non vota più i partiti in senso stretto, altrimenti non potrebbe spiegarsi neanche l’exploit della neonata sigla “Progressisti di Sardegna” che ha in parte nascosto il simbolo del Pd. Occhio anche a Mauro Pili, la gente vota sempre di più le persone e sempre meno le sigle politiche. Ma mentre tutti aspettavano Salvini in testa con la Lega, è spuntato lui: con quella vocina di tante dirette, rassicurante e competente. E mentre il Pd in campo nazionale annaspa, lui vince in Sardegna con percentuali bulgare. Colpisce lo schiaffo che da Cagliari parte al governo nazionale, anche se centrodestra e M5S hanno davvero sottovalutato l’importanza di questa competizione elettorale peraltro snobbata anche dalla maggior parte dei cittadini con un’affluenza bassissima. L’astensione fa letteralmente paura: hanno votato circa il 15 per cento degli elettori. Alle regionali la musica in tal senso potrebbe essere decisamente diversa.


In questo articolo: