di Paolo Rapeanu
Amsatou Diop ha ventisette anni, e da nove vive a Cagliari. Arriva dal Senegal, dalla capitale Dakar. Si considera, ormai, un cittadino cagliaritano a tutti gli effetti. E, con il progetto Migrantour imbastito dalla onlus Amici di Sardegna –
qui la notizia data da Cagliari Online il 13 aprile scorso – sta pian piano conoscendo le tradizioni locali e, contemporaneamente, presentando le sue. Usi e tradizioni a confronto, in altre parole: “Sto avendo l’occasione di conoscere altre civiltà, alla fine al mondo siamo tutti uguali, cambiano solo un po’ i colori”, dice, sorridendo, Amsatou. “Cagliari è una città ricca di luoghi storici, e sto avendo una buona formazione”.
“Sono stato a Gergei, da poco, per il progetto Migrantour. Faccio parte di quei ragazzi che sono cresciuti qui in città”, afferma il ventisettenne, che ha un sogno nel cassetto: “Vorrei fare il volontario, mi piacerebbe molto. Cagliari è molto ricca di arte e cultura, qui si sono incontrate tante civiltà, la diversità aiuta tutti a essere migliori”.