Allarme cavallette giganti a Sestu: risveglio improvviso causato dal caldo

A provocare l’apparenza di un’invasione sarebbe stato lo svernamento ‘di massa’ anticipato della Anacridium aegyptium, una delle specie più grandi e diffuse, invadente ma non dannosa per i raccolti


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di Vanessa Usai

Il picco improvviso delle temperature dei giorni scorsi ha risvegliato le cavallette dallo svernamento, ma gli abitanti di Sestu possono dormire sonni tranquilli: non si tratta di una moderna versione della piaga biblica scatenata contro i sestesi.

Secondo l’entomologo Francesco Fois e il biologo Jacopo Culurgioni, è abbastanza normale che il caldo improvviso abbia riattivato in pochissimo tempo un numero elevato di cavallette, mentre il fatto che gli avvistamenti si siano concentrati a Sestu può essere casuale. Un fattore terzo può aver fatto sì che, con l’arrivo del freddo, più cavallette del solito dalla campagna abbiano cercato riparo nell’abitato, e per questo motivo il risveglio dallo svernamento sarebbe avvenuto nel paese piuttosto che nell’habitat naturale dell’insetto.

I due esperti ipotizzano che possa trattarsi della specie Anacridium aegyptium, una delle cavallette di maggiori dimensioni presenti in Europa e molto diffusa in tutte le terre che si affacciano nel Mediterraneo. Di abitudini solitarie, si nutre di foglie e non è dannosa per i raccolti, anche se talvolta può essere invadente. Si riproduce in primavera e trascorre l’inverno al riparo in anfratti naturali ma anche in strutture costruite dall’uomo, incluse le case abitate.

Una spiegazione scientifica semplice e plausibile dunque, che può far rientrare l’allarme di un’invasione di cavallette, ora tornate a svernare grazie a un nuovo abbassamento delle temperature. Se la bella stagione arriverà gradualmente, sarà graduale anche la loro ripresa alla vita attiva e sarà scongiurata l’apparenza di una nuova invasione.


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