Aias-Regione, il “matrimonio” continua sino a giugno 2019: convenzione “allungata” dopo l’incontro in prefettura

Decisivo l’incontro dal prefetto. Gli operatori potranno contare su altri sei mesi di lavoro sicuro, la Regione dovrà far arrivare nelle casse dell’associazione 2,6 milioni. I sindacati: “Siamo soddisfatti, il presidio continua sino al pagamento della prima rata da parte dell’Ats”

La convenzione tra Aias e Regione non verrà stracciata il 31 dicembre prossimo. Dopo un incontro-fiume in prefettura, durato undici ore, arrivano gli accordi: l’associazione guidata dai Randazzo potrà continuare “ad erogare le prestazioni per le quali risulta accreditata sino al 30 giugno 2019″,….,”a fronte del riconoscimento, da parte di Ats, del valore tariffario delle stesse fino al 31 marzo 2019”. Poi, nei restanti tre mesi, si proseguirà, e da luglio in poi “Regione e Ats definiranno l’eventuale rapporto contrattuale”. Tradotto: per altri sei mesi è sicuro il rapporto che lega l’associazione che si occupa della cura di migliaia di sardi. Sul versante economico, come si legge sul documento finale, “bollato” dalla prefettura e firmato da assessore regionale della Sanità, direttore generale Ats, i quattro sindacati presenti (Confintesa, Css, Isa, Ugl) e il presidente dell’Aias, la Regione dovrà versare i 2,6 milioni della causa legata all’ex Usl di Alghero “entro quindici giorni dalla ricezione di detta risposta, indipendentemente” dal suo contenuto. Ancora, ballano 1,8 milioni di euro: in un caso, dall’Ats dovranno arrivare entro dieci giorni 450mila euro (denari relativi al mese di ottobre 2018) e, entro dieci giorni, i 900mila totali che si riferiscono all’intero anno in corso “previa verifica congiunta”

 

I SINDACATI: “VINTA UNA BATTAGLIA, IL PRESIDIO CONTINUA” – “Siamo contenti dell’esito dell’incontro in prefettura, poter contare su altri sei mesi di convenzione è un ‘punto’ importante”, commenta, appena uscito dalla riunione di piazza Palazzo, Carlo Piras (Css), “il nostro presidio sotto il Consiglio regionale va comunque avanti, resteremo sino a quando non arriveranno i soldi. Per gli 8 milioni sono invece in corso tutta una serie di calcoli e riconteggi”.


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