Agenzie funebri in Sardegna, “la nuova legge regionale ammazza quelle più piccole”

Lo scorso agosto l’approvazione delle nuove regole per chi lavora nel settore funebre, con anche la nascita di centri servizi. Mauro Cocco, agente funebre di Monserrato: “Non potrò più collaborare con i miei colleghi, tanti lavoratori rischiano di finire sulla strada”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il mondo del “caro estinto” in Sardegna si sta per rinnovare definitivamente: lo scorso agosto è stata licenziata la nuova legge regionale che regolamenta il settore. Nuove regole, per farla breve, che però non piacciono a tutti. Mauro Cocco, 58 anni, da venti dirige un’agenzia funebre a Monserrato: “Aspettavamo la legge da vent’anni, ma quella partorita e votata è il classico ‘topolino’. Una decina di agenzie si sono associate trovando il dialogo con la Regione, ma noi siamo ben 412. La legge entrerà in vigore tra poche settimane, non potrò più collaborare con un mio collega perché ci sarà la figura del centro servizi”, afferma Cocco, “le piccole agenzie nei piccoli Comuni dovranno chiudere, ci sono delle persone che finiranno in mezzo a una strada. Non capisco perché nel 2000 sono state fatte le liberalizzazioni da Bersani e diciotto anni dopo debba cambiare tutto”.
Regole più ferree e controlli più serrati, in altre parole. E guai a chi sgarra: “Sono previste sanzioni pesanti. Ci sono tanti paesini di duemila abitanti con l’agenzia funebre impegnata a fare venti servizi all’anno, un’attività che rischia di scomparire a favore dei nuovi consorzi, qualcuno è stato creato poco prima dell’approvazione della legge”. Un atto legalissimo, ci mancherebbe, “però è mancato il dialogo tra le due nostre associazioni. Dovremo fare anche corsi di formazione, in Italia, pagando soldi”


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