Acque depurate, certificazione di qualità per i laboratori Abbanoa

7.500 campioni l’anno, 50.000 parametri verificati. Acqua rilasciata nell’ambiente in condizioni eccellenti


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Dopo la certificazione dei laboratori Abbanoa sul fronte delle acque potabili arriva quella sulle acque depurate, che coinvolge i laboratori di Cagliari, Nuoro e Sassari. L’Ente Bureau Veritas ha portato a termine una verifica ispettiva di parte terza e ieri, lunedì 15 gennaio, ha ufficialmente certificato che il sistema di gestione di Abbanoa per le attività di “erogazione del servizio di campionamento e di analisi chimico-fisiche e microbiologiche di acque reflue” è conforme ai requisiti della norma Iso 9001. Un risultato importantissimo, che testimonia la funzione di Abbanoa in Sardegna sul fronte della tutela dell’ambiente e delle coste. Con i suoi 350 impianti di depurazione Abbanoa garantisce il trattamento degli scarichi (reflui) e il rilascio degli stessi nell’ambiente in condizioni eccellenti.

Qualità dell’acqua depurata. Abbanoa effettua circa 7.500 prelievi di campioni annui (per determinare circa 50.000 parametri chimici e batteriologici) mediante il proprio laboratorio interno, per l’esecuzione dei controlli sulla qualità dell’acqua rilasciata nell’ambiente. Le acque di scarico sono oggetto di studio e di dibattito in tutto il mondo. Da qui l’importanza della qualità stessa degli scarichi rilasciati nell’ambiente. Data la scarsità di acqua a disposizione, il tema della qualità dell’acqua depurata, e di conseguenza del riuso, è oggi prioritario. In questo contesto, riqualificare gli impianti di depurazione facendoli diventare luoghi di produzione di una risorsa che possa essere riutilizzata in una catena di valore è oggi una strada obbligata. “Nel 2018 Abbanoa ha previsto l’incremento delle fasi di riutilizzo dell’acqua affinata in uscita da alcuni dei 350 impianti di depurazione in esercizio. Stiamo seguendo alcuni importanti progetti che attraverso il migliore trattamento delle acque reflue consentiranno il riuso a fini irrigui, contribuendo ad alleviare i problemi legati alla scarsità dell’acqua. Il recupero e il riuso delle acque reflue rappresentano infatti una valida risposta all’emergenza idrica che interessa la Sardegna”, ha detto l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti.

L’Ente certificatore ha riconosciuto come il laboratorio analisi interno esegua le determinazioni chimico-fisiche e microbiologiche nel rispetto delle metodiche ufficiali, al fine di verificare la conformità dei servizi erogati (acque reflue) rispetto ai requisiti stabiliti dalla normativa in materia. L’attività di analisi sulle acque depurate si avvale infatti di una struttura laboratorio multi-sito dotata di un’organizzazione che applica in tutte e tre le sedi stesse procedure e modalità di controllo sul processo di campionamento e analisi e stessi metodi di gestione, a garanzia dell’affidabilità dei dati analitici che riguardano le acque trattate  rilasciate nell’ambiente.

Qualità dell’acqua potabile. La certificazione sulle acque depurate arriva dopo quella sulle acque potabili che aveva coinvolto tutti i laboratori Abbanoa. A garanzia dell’acqua distribuita in rete, il Gestore effettua infatti circa 17.000 prelievi di campioni annui (per determinare circa 300.000 parametri chimici e batteriologici). Significa che ogni giorno vengono eseguiti fino a 50 controlli a campione. I controlli interessano l’intera filiera del processo: verificano la qualità della materia prima, dello stato della potabilizzazione e delle proprietà chimiche e batteriologiche del prodotto in distribuzione, il tutto per garantire la massima sicurezza a ciascuno di noi. Un aspetto che merita ancora più attenzione se si  considera che la Sardegna, a differenza delle altre regioni d’Italia, preleva l’acqua grezza per l’85% da invasi artificiali che spesso non offrono una buona qualità dell’acqua. Acqua grezza che necessita di  trattamenti di potabilizzazione più delicati rispetto a quanto avviene in altre parti del Paese: a questo servono i 45 potabilizzatori presenti in Sardegna, vere fabbriche dell’acqua potabile.


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