A Uta inaugurata la panchina rossa per dire NO alla violenza di genere

E’ stata inaugurata a Uta la “panchina rossa” nella Piazza S’Olivariu del parco Comunale al termine della mattinata di sensibilizzazione sul tema della violenza,


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E’ stata inaugurata a Uta la “panchina rossa” nella Piazza S’Olivariu del parco Comunale al termine della mattinata di sensibilizzazione sul tema della violenza, in particolare quella sulle donne. In questa edizione l’Amministrazione si è voluta rivolgere principalmente ai ragazzi delle terze medie coinvolgendoli in un momento di condivisione in aula consiliare.

Gli interventi del Sindaco, degli amministratori comunali e della Preside, Silvia Minafra, si sono alternati alle testimonianze e alle proposte degli studenti e alle letture di poesie e brani selezionati per l’occasione dalla Consulta delle Donne. La Biblioteca Comunale ha contribuito all’evento proponendo ai partecipanti dei libri riguardanti il tema della violenza sulle donne.

“Abbiamo voluto fortemente inviare il messaggio agli studenti che tutte le istituzioni e le forze dell’ordine sono, insieme alle famiglie, i primi alleati delle ragazze e delle donne che subiscono qualsiasi atto di violenza, da quella psicologica a quella fisica – ha detto il sindaco Giacomo Porcu-. Nessun segnale o abuso può e deve essere sottovalutato. Nessuno deve vivere la preoccupazione di un sopruso ma deve sentirsi libero di parlare e denunciare. Noi saremo sempre a fianco di chi subisce di questi vili gesti”.

“Bisogna creare una coscienza comune e bisogna partire dagli adolescenti, perché hanno la maturità e la sensibilità per capire, perché se riflettono su ciò saranno i primi a non tollerare e a non attuare certi comportamenti – ha aggiunto l’assessora alla cultura Michela Foddis-. Saranno gli adulti che porteranno avanti una cultura della parità”.

La Dirigente scolastica traendo spunto dalle testimonianze vissute dai ragazzi ha esortato le giovani studentesse a non sottovalutare mai anche i più piccoli segnali di scherno o di sopraffazione, non tollerando alcuna mancanza di rispetto e men che meno pure i più piccoli abusi. Spesso i reati contro le donne, in aumento sia in Italia che in Europa, sono consumati tra le mura domestiche. Tutti i convenuti sono stati concordi nel considerare le istituzioni, la scuola e famiglia porti sicuri a cui esternare qualsiasi problema.