A Cagliari niente luminarie sulla basilica di Bonaria: “Zedda, dacci una mano: è Natale”

Niente spettacolo luminoso, le tantissime luci a led sono solo un ricordo. Padre Giovannino Tolu: “I turisti hanno scattato fotografie, i croceristi sono rimasti affascinati. Siamo un simbolo della Sardegna, il Comune può aiutarci, con una donazione, a ‘illuminarla’”. Cosa ne pensate?


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Niente luci a led – tipicamente natalizie – sulla facciata della basilica di Bonaria. Dopo lo spettacolo luminoso degli ultimi periodi natalizi, quest’anno sarà un “Natale al buio”. Il privato che, generosamente, aveva messo a disposizione le 35mila luci a led, non può più per motivi personali. Rimangono solo le tantissime fotografie in notturna scattate da cagliaritani e turisti. Lo sa bene padre Giovannino Tolu, rettore della basilica. E l’appello, un’altra volta ancora, viene principalmente lanciato al Comune: “Siamo uno dei principali simboli della città e della Sardegna, il periodo di Natale è favorevole perché tutti vengono animati da buoni propositi, sarebbe un segno straordinario se il Comune ci aiutasse a realizzarlo, Zedda è il nostro primo cittadino”, spiega padre Tolu.
E le possibili offerte, o collette, dei fedeli? “Non so cosa si riuscirebbe a fare in così poco tempo, servirebbe organizzarsi e avere già un progetto globale. Metteremo le stelle della pace e gli angeli che suonano le trombe, sulla facciata della basilica, poi nient’altro perché sarebbe troppo dispendioso. In estate i croceristi sono arrivati sin qui, per una preghiera e una foto ricordo, e i Natali scorsi tantissimi si sono addirittura fermati con l’automobile per scattare fotografie alla basilica illuminata”. E se il Comune non potesse? L’invito del rettore della basilica di Bonaria, ovviamente, viene esteso “anche a un privato o a più privati”.


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